
L’Archivio Centrale dello Stato come custode di memoria e coscienza dei diritti gay come diritti umani. Con queste parole il professor Eugenio Lo Sardo, Sovrintendente dell’Archivio di Stato ha aperto stamani, 12 ottobre 2015, la mostra “Dove nasce l’Arcobaleno” esposizione che l’Archivio Centrale dello Stato ha dedicato ai materiali (documenti manoscritti, libri, riviste, audiovideo e altro) raccolti nel corso della sua intera esistenza da Luciano Massimo Consoli, tra i fondatori del movimento lgbt italiano, scomparso nel novembre del 2007 di cui quest’anno ricorrono i settant’anni dalla nascita.
All’iniziativa, nata dalla stretta collaborazione tra Archivio di Stato e Fondazione Luciano Massimo Consoli con il IX Municipio di Roma in occasione della “Rome Rainbow Week”, hanno preso parte i rappresentanti istituzionali del Municipio.
Il presidente Andrea Santoro che ha ricordato come “la bandiera rainbow sventolerà per tutta la settimana sui torrioni di via Cristoforo Colombo a significare l’identificazione dell’intero quartiere in quei colori e in ciò che rappresentano”, il consigliere municipale del I Municipio, Mauro Cioffari, attivista gay tra i più vicini a Consoli, il giornalista Daniele Priori, segretario nazionale dell’associazione GayLib.
La segretaria della Fondazione Massimo Consoli, professoressa Alba Montori figura tra le curatrici della mostra, insieme a Giovanna Lentini, Paola Audino, Marina Turchetti e Francesco Lombardi il cui lavoro è stato sintetizzato nell’introduzione curata dallo storico Lorenzo Benadusi, presente al convegno inaugurale.
La rassegna “Dove nasce l’Arcobaleno” resterà aperta fino a mercoledì 14 ottobre dalle 9 alle 18 presso l’Archivio Centrale dello Stato in piazzale degli Archivi 27 all’Eur.
Roma, 12 Ottobre 2015
Claudio Mori – Presidente